Trasporto pubblico di superficie – La tecnologia a presidio delle città
Nella città di Parma e provincia, l’ente che eroga i servizi di trasporto pubblico di superficie, TEP SpA, ha affidato la fornitura dei sistemi di videosorveglianza e di comunicazione a bordo dei propri autobus e filobus urbani ed extra urbani a DAB Sistemi Integrati, per la Sicurezza dei passeggeri e dei conducenti.
In particolare è stata prevista l’installazione di 3/ 5 telecamere di videosorveglianza a bordo dell’autobus (in base al modello del mezzo), 1 telecamera frontale, 1 telecamera anteriore che inquadra l’autista a tutela della sua sicurezza (tutto regolamentato da un accordo sindacale) e 1 nDVR, un videoregistratore per la registrazione e recupero delle immagini in caso di sinistri, brusche frenate e atti vandalici
I sistemi di sicurezza hanno lo scopo di incrementare la percezione di sicurezza rispetto a furti e borseggi, sia dei cittadini che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico, sia dei conducenti del mezzo ed effettuano un’azione dissuasiva nei confronti di potenziali autori di comportamenti illeciti.
Attraverso le telecamere di videosorveglianza installate a bordo del mezzo è stato possibile creare un controllo a circuito chiuso.
Le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza sono sotto il controllo costante della Centrale Operativa TEP che le riceve attraverso un router con una rete di comunicazione di tipo 4G. L’architettura prevede, inoltre, un software di gestione delle immagini, in conformità con quanto previsto dalle vigenti norme sulla privacy (GDPR).
Il sistema di Sicurezza è ormai in funzione da mesi.
Significativo è stato l’arresto dei due responsabili della tentata rapina sull’ autobus urbano della linea 3 in via D’Azeglio dello scorso 23 novembre. I due erano saliti sul mezzo con un coltello. Vittima una studentessa universitaria di 20 anni fuorisede, a cui i due malviventi avevano sottratto con destrezza il telefono cellulare (fonte La Repubblica) e anche l’episodio dell’ergastolano fuggito durante un permesso premio dello scorso 19 dicembre (fonte La Repubblica).
L’uomo aveva lasciato il penitenziario beneficiando del regime di semilibertà. Grazie alle immagini registrate sull’autobus è stato possibile ricostruire tutti i suoi movimenti e permettere alla Polizia di arrestarlo di nuovo.
Gli “occhi” delle telecamere rappresentano un deterrente e un presidio di Sicurezza H24, soprattutto in città.