Supermercati pronti a serrare i ranghi: via ai piani di Crisis Management
Sul fatto che l’Italia stia attraversando la peggiore crisi dal dopoguerra oramai non ci sono più dubbi.
Come non ci sono dubbi che, come sempre, a pagarne il prezzo più alto è il Meridione.
Motivo che ha portato i nostri Servizi d’Intelligence a trasmettere, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, notizie circa la possibilità di rivolte nel Mezzogiorno d’Italia.
Ma analizziamone le cause.
L’Italia – e ancor più il Sud, purtroppo – sostiene larga parte della propria economia “grazie” ad attività in nero.
Basti pensare che lo scorso anno, l’Istat ha certificato che almeno 200 miliardi del Pil sono stati prodotti dall’economia sommersa; cifre che rappresentano appena un quarto dello stanziamento di 50 miliardi ipotizzato dal Governo per il piano di aiuti contro la crisi da Covid-19. Difatti, dalle proiezioni statistiche fornite dai vari istituti leggiamo che solo i lavoratori – a nero – nell’ultimo anno sono stati censiti in 3,7 milioni, con quasi l’80% del fenomeno concentrato proprio al meridione.
Aggiungiamo poi che i divieti imposti per fermare i contagi hanno quasi atterrato economicamente tutte quelle persone che sopravvivono grazie a lavoretti manovali “a nero”, in settori come l’edilizia e i mercati rionali.
Allora, viene spontaneo porsi delle domande: Come faranno queste persone a mettere il pane in tavola? Dove finiremo di questo passo?
Dopo un accenno di ripresa in seguito al collasso economico del 2008, oggi l’Italia sembra compiere dieci passi indietro.
All’interno del dossier messo sul tavolo dello staff del premier Conte, ci sarebbero casi di cronaca avvenuti nel Meridione relativi all’aumento di episodi di microcriminalità che farebbero presagire una situazione molto delicata.
Pensiamo che nei quartieri popolari palermitani si chiede cibo e le forze dell’ordine presidiano alcuni ipermercati come se fossero siti sensibili. La misura è stata adottata dopo che è andato in scena un tentato assalto a un supermarket nel quale alcune persone hanno riempito i carrelli della spesa, cercando di fuggire senza saldare il conto sostenendo: “Non abbiamo soldi e non vogliamo pagare”.
Anche a Napoli accadono fatti similari ma nessun assalto in questo caso (almeno per il momento).
Se è vero che, in rete e non solo, le azioni solidali non hanno tardato a palesarsi, è anche vero che questo non basta.
In questo momento bisogna “Mettere soldi nelle tasche degli italiani” – come afferma il ministro Provenzano, il primo a chiedere l’estensione del reddito di cittadinanza, ritenuta “indispensabile”. Lo stesso che in un’intervista a Repubblica spiega come con il decreto del prossimo aprile il governo ha intenzione di stanziare almeno altri 25 miliardi per supportare il Paese.
Ovviamente stiamo parlano di idee, progetti. Ma se tutto questo non dovesse realizzarsi in tempi brevi, o quando queste persone avranno terminato l’ultimo centesimo dei propri risparmi, il rischio è che si verifichino veri e propri “assalti” ai supermercati presenti nel territorio.
E allora, suona la sveglia per i Security Manager. Se fino ad oggi l’unica preoccupazione era rendere la vita difficile al furfante del giorno, è giunta l’ora di dar vita o mettere in moto piani straordinari atti a rispondere reattivamente, qualora questa possibilità dovesse diventare una realtà.
In questo, purtroppo triste, periodo storico bisogna implementare in maniera coordinata le misure di sicurezza per non essere sorpresi e testare materialmente le capacità dell’intera struttura della Security.
Come? Scopriamo che passi muovere.
STEP I
Risk management: l’approccio integrato alla gestione dei rischi.
Una metodologia che nasce per la gestione ottimale dei rischi, fondata su un approccio scientifico volto all’identificazione, classificazione e valutazione degli stessi.
Le fasi del Risk Management sono:
- identificazione del rischio;
- valutazione del rischio;
- determinazione delle priorità di intervento;
- trattamento del rischio.
Il rischio si misura in base a due componenti, ovvero probabilità di accadimento dell’evento e impatto conseguente al verificarsi dell’evento.
Fattore di rischio = Probabilità x Impatto.
STEP II
Crisis management, ossia la gestione della risposta dell’organizzazione all’evento dannoso (emergency) quando questo è ancora in corso o non ha esaurito la produzione dei suoi effetti.
Nel mondo del security management, il termine emergency si riferisce a tutte le attività di sicurezza – personali e sociali – che devono essere messe in atto nel caso in cui il compito della security sia insufficiente. L’emergency riguarda quindi non più la prevenzione, ma la protezione e il contenimento del pericolo soprattutto nel caso in cui il danno è già avvenuto, quindi tende a limitare gli effetti degli incidenti.
Nel pratico, emergenza: evento estraneo al normale corso dell’attività economica, che coinvolge direttamente o indirettamente l’azienda causandole un danno rilevante. Caratteristiche dell’emergenza:
- elevata gravità;
- inapplicabilità delle routine di comportamento;
- forte pressione temporale.
In questo stato di allerta, vanno redatti precisi protocolli coinvolgendo attori pubblici e privati (forze dell’ordine e istituti di vigilanza) in modo da rispondere tempestivamente ad eventuali situazioni di tensione presso i punti vendita; senza dimenticare di inasprire le policy per contenere il contagio.
Di certo queste procedure non riporteranno l’Italia nel boom economico ma, quantomeno, ne limiteranno il retrogrado cammino.
E allora – come direbbero i nostri amici inglesi – Hope for the best, plan for the worst!, ovvero Spera per il meglio, ma preparati al peggio!
Articolo a cura di Giuseppe Strollo
Dopo l’esperienza pluriennale nell’esercito Italiano nel quale ha prestato servizio presso il 6° Reggimento Alpini, 186° Reggimento Paracadutisti Folgore e 9° Reggimento D’assalto Paracadutisti Col Moschin (forze speciali), ha dedicato i suoi studi all'intelligence privata sviluppando strategie di indagine e sicurezza a supporto di multinazionali e professionisti. Direttore delle indagini aziendali del gruppo ST.AM & Partners, Ceo Excursus Intelligence Solutions, Consulente “Security Manager Certificato” presso varie aziende italiane e Docente al Corso Security Manager presso l’UNIVERSITA’ di Roma LINK CAMPUS.