Attacchi terroristici agli edifici: analisi a livello mondiale per gli ultimi venti anni

In due precedenti articoli dedicati all’analisi dei dati messi a disposizione dal Global Terrorism Database, relativi agli attentati terroristici degli ultimi 20 anni, si è affrontata dapprima [Car1] l’analisi dell’andamento degli attacchi terroristici a livello mondiale e sulle diverse aree geografiche del mondo, e in seconda istanza si è affrontato il tema dei cosiddetti ‘soft target’ [Car2] intesi come potenziali obiettivi non protetti da specifiche misure di sicurezza, in contrapposizione alla categoria ‘hard target’ applicata ad obiettivi, tipicamente connessi con attività governative e di sicurezza pubblica, che ordinariamente sono provvisti di sofisticati e robusti sistemi di protezione. In questo terzo e ultimo articolo, che conclude l’analisi svolta dall’autore sui dati resi disponibili dal Global Terrorism Database, vengono analizzati gli attacchi terroristici agli edifici, caratterizzando gli attacchi in termini di armi utilizzate e concentrandosi, in particolare, sulle armi esplosive e su quelle basate su agenti CBR (Chimico, Biologico e Radiologico).

Analisi degli attacchi a edifici e delle armi utilizzate

L’obiettivo principale di questo terzo articolo proposto dall’autore, dopo le prime due analisi riportate in [Car1, Car2], è valutare la quantità e l’andamento nel tempo degli attacchi terroristici nei confronti di edifici, in particolare per i casi di attacchi di natura esplosiva e per i cosiddetti attacchi ‘non convenzionali’, riferiti in letteratura anche come CBRN [Car3].

I dati analizzati sono resi disponibili dal Global Terrorism Database [GTD1], indicato nel seguito con l’acronimo GTD. Tutte le analisi numeriche e statistiche qui riportate sono state elaborate nel rispetto dei termini di utilizzo di GTD, National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism (START), (2021), Global Terrorism DatabaseTM, University of Maryland [GTD1].

I risultati precedentemente illustrati nei due articoli [Car1] e [Car2] sono utili per chiarire e caratterizzare il contesto degli eventi terroristici degli ultimi 20 anni e, in questa parte finale del lavoro, si affronta in modo diretto la questione degli attacchi terroristici agli edifici. Per questo tipo di analisi è necessario considerare il codebook di GTD [GTD2] in diverse sezioni, in particolare sono fondamentali la sezione V dedicata alle “Informazioni sull’arma” e la sezione VI dedicata alle “Informazioni sul bersaglio/vittima”, quest’ultima già ampiamente analizzata in [Car2].

Per quanto riguarda la sezione V, “Informazioni sulle armi”, essa consente di indagare sull’eventuale natura esplosiva e CBR (nel seguito queste armi sono indicate cumulativamente come CBRe) dell’arma utilizzata negli eventi, reperendo nel database una dettagliata tassonomia completa – elencata nel seguito – per le tipologie di armi e limitando l’analisi al solo caso CBRe.

Traduzione della tassonomia adottata nel GTD per le armi

Chimica – un’arma prodotta con sostanze chimiche tossiche, contenuta in un sistema di lancio e dispersa sotto forma di liquido, vapore o aerosol. Questa categoria comprende le armi chimiche consegnate tramite dispositivi esplosivi.

Biologica – un’arma i cui componenti sono prodotti da microrganismi patogeni o sostanze tossiche di origine biologica.

Radiologica – un’arma i cui componenti sono prodotti da materiali radioattivi che emettono radiazioni ionizzanti e possono assumere diverse forme.

Nucleare – un’arma che trae la sua forza esplosiva dalla fissione, dalla fusione o da una combinazione di questi metodi.

Esplosivi – un’arma composta da materiale energeticamente instabile che subisce una rapida decomposizione e rilascia un’onda di pressione che causa danni fisici all’ambiente circostante. Si noti che le armi chimiche fornite tramite esplosivo sono classificate come “Chimiche”.

Armi da fuoco – un’arma in grado di sparare un proiettile utilizzando una carica esplosiva come propellente.

Armi finte – un’arma che l’autore del crimine ha dichiarato essere reale al momento dell’incidente, ma che si è scoperto essere inesistente o incapace di produrre gli effetti desiderati.

Incendiario – un’arma in grado di prendere fuoco, provocare un incendio o bruciare prontamente e che produce un fuoco intensamente caldo quando esplode.

Corpo a corpo – un’arma che ha come bersaglio persone e non cose e che non prevede l’uso di un proiettile, con il quale l’utilizzatore e il bersaglio entrano in contatto simultaneamente.

Veicolo – un’automobile utilizzata in un incidente che non prevede l’uso di esplosivi, come un’autobomba o un camion bomba.

Attrezzatura di sabotaggio – un’arma utilizzata per la demolizione o la distruzione di una proprietà (ad esempio, la rimozione di bulloni dai binari di un treno).

Altro – un’arma che è stata identificata ma non rientra in una delle categorie precedenti.

Sconosciuta – il tipo di arma non può essere determinato dalle informazioni disponibili.

Di seguito, quando ci riferiremo agli “edifici”, terremo in considerazione “tutti i tipi di costruzioni”, indipendentemente dall’uso e dal tipo dell’edificio. Per questo motivo, la distinzione tra bersagli soft o hard non è più di interesse specifico in questa parte dell’analisi e si rende necessario un nuovo approccio rispetto a quello adottato in [Car2] per l’identificazione delle categorie specifiche, nel seguito indicate come item, legate agli edifici.

A questo proposito, è stata condotta una verifica puntuale degli item proposti dal GTD e sulle 113 diverse definizioni disponibili di item (nel codebook [GTD2] gli item sono proposti all’interno della macro-variabile “Target/Victim Subtype” nella sezione VI) solo 20 sono state riconosciute per gli edifici come “primarie“, cioè direttamente riferibili ad “attacchi agli edifici“, anche tenendo conto del campo informativo del database (summary) in cui viene fornita una breve descrizione dell’evento.

Va sottolineato che altri potenziali item, diversi dai 20 item primari selezionati, possono in alcuni rari casi avere un collegamento con un attacco a un edificio, ma, per l’analisi sugli edifici in questo articolo, queste voci aggiuntive “secondarie” sono state considerate trascurabili e, quindi, escluse. Pertanto, il focus principale dello studio qui illustrato è costituito dai 20 item primari direttamente collegati agli attacchi agli edifici, dove con le parole “attacchi agli edifici” intendiamo nel seguito ‘un evento terroristico avvenuto all’interno della struttura o, anche se esterno alla struttura, molto vicino al suo perimetro’.

I 20 item primari selezionati (hard e soft target) per l’analisi degli edifici sono elencati nella tab.1 che elenca questi elementi così come riportati in lingua inglese nel GTD.

Tab.1 – Selezione di item del GTD per l’analisi rivolta agli attacchi a edifici (hard e soft target).

Item primari (ordinati alfabeticamente) Sottocategorie di Target
Bank/Commerce Business
Construction Business
Embassy/Consulate Government (Diplomatic)
Entertainment/Cultural/Stadium/Casino Business
Farm/Ranch Business
Government Building/Facility/Office Government (General)
Hotel/Resort Business
House/Apartment/Residence Transportation
Industrial/Textiles/Factory Business
Marketplace/Plaza/Square Private Citizens & Property
Medical/Pharmaceutical (Hospital) Business
Military Barracks-Base-Headquarters-Checkpost Military
Military Recruiting Station/Academy Military
Museum/Cultural Center/Cultural House Private Citizens & Property
Place of Worship Religious Figures/Institutions
Police Building (headquarters, station, school) Police
Prison/Jail Police
Restaurant/Bar/Café Business
Retail/Grocery/Bakery Business
School/University/Educational Building Educational Institution

Partendo da questi 20 item, è stata condotta un’analisi specifica sul numero di edifici attaccati con armi esplosive e/o CBR (CBRe).

I primi risultati ottenuti sono riportati nella tab.2 che caratterizza, a livello mondiale e anno per anno, il numero di attacchi terroristici cumulativi per eventi o esplosivi o C o B o R nel periodo 2000-2019, per ogni singolo item primario selezionato. L’elenco degli item rappresentato nella tab.2 è ordinato, dal più alto al più basso, sulla base del numero di eventi totali nei 20 anni, mostrando in tal modo una classifica degli item più attaccati.

Dalla tab.2 si può osservare che le prime 8 voci in classifica rappresentano più dell’80% degli eventi cumulativi CBRe (il numero totale, infatti, è pari a 18.585) riscontrati a livello mondiale, eventi relativi a edifici che rivelano una presenza di target specifici sia soft sia hard.

Per caratterizzare le tendenze mondiali sull’arco temporale di 20 anni, nella fig.1 sono stati rappresentati i numeri annuali di attacchi CBRe per le prime quattro voci della classifica presentata nella tab.2.

La fig.1 conferma l’incremento molto significativo del numero di attacchi a livello mondiale agli edifici per ogni specifico item considerato nella figura per il periodo 2000-2019, con diversi picchi evidenti nell’ultimo decennio 2010-2019, con valori fino a 10 volte superiori ai valori ordinari caratteristici del primo decennio 2000-2009.

Tab.2 – Risultati e classifica degli item per il numero di attacchi a livello mondiale agli edifici con armi esplosive e/o CBR (CBRe), periodo 2000-2019.

Fig.1 – Rappresentazione grafica del numero annuale di attacchi terroristici CBRe a livello mondiale per i primi quattro item della classifica di cui alla tab.2, periodo 2000-2019.

In una precedente analisi per le armi CBRe [Car4], si era già evidenziata la generale supremazia fino al 2017 del numero di attacchi terroristici di natura esplosiva rispetto agli attacchi CBR non convenzionali. Per approfondire la distribuzione degli attacchi tra le armi CBR, è stata condotta un’ulteriore analisi i cui risultati sono riportati nella tab.3.

Tab.3 – Numero di attacchi a livello mondiale agli edifici per anno nel periodo 2000-2019 con armi CBRe e per i 20 item primari selezionati in GTD.

Anno Eventi esplosivi Eventi C Eventi B Eventi R Eventi totali CBRe*/anno
2000 327 2 0 9 338
2001 221 6 3 0 230
2002 234 1 0 0 235
2003 209 5 1 0 215
2004 219 1 1 0 221
2005 261 0 0 0 261
2006 362 0 0 0 362
2007 419 2 0 0 421
2008 714 3 0 0 717
2009 777 3 0 0 780
2010 813 6 0 0 819
2011 772 0 0 0 772
2012 1359 10 0 0 1369
2013 2057 6 0 0 2063
2014 2496 4 0 0 2500
2015 2241 10 0 0 2251
2016 2025 6 0 0 2031
2017 1316 1 0 0 1317
2018 878 3 0 0 881
2019 800 2 0 0 802
Totale 18500 71 5 9 18585

* CBRe = Chemical, Biological, Radiological and explosive

Quest’ultima tabella conferma, con valori specifici anno per anno, la supremazia delle armi esplosive negli attacchi agli edifici rispetto alle armi CBR. Infatti, solo le armi C risultano significativamente utilizzate negli attacchi agli edifici (71 occorrenze in 20 anni), mentre le armi B e R si limitano a occorrenze minime (rispettivamente 5 e 9 in 20 anni). In ogni caso, le armi esplosive risultano utilizzate nel 99,54% dei casi totali (vedi tab.4), con un numero di occorrenze in 20 anni pari a 18.500.

Tab.4 – Percentuale di utilizzo a livello mondiale di armi CBRe nell’attacco agli edifici nel periodo 2000-2019 per i 20 item primari selezionati.

Eventi terroristici su edifice e tipo di arma CBRe (periodo 2000-2019)
Tipo di Arma Num. di attacchi %
Explosive 18500 99.54
C 71 0.38
R 9 0.05
B 5 0.03
Totale 18585 100

Questi risultati mostrano che le minacce legate all’uso di armi esplosive sono, almeno tenendo conto degli ultimi due decenni di attacchi terroristici, da considerarsi le più probabili e che è necessaria una seria progettazione di contromisure specifiche per la riduzione delle vulnerabilità degli edifici rispetto a questa minaccia. Allo stesso tempo, le armi CBR rappresentano una possibilità reale per gli attacchi terroristici, soprattutto per le armi C che, negli ultimi due decenni, sono state applicate in diversi casi ad attacchi agli edifici da parte di terroristi.

Conclusioni

Con l’obiettivo di condurre uno studio sufficientemente ampio sugli attacchi terroristici avvenuti a livello mondiale nel corso degli ultimi anni, in tre successivi lavori proposti dall’autore, di cui il presente articolo costituisce il terzo e ultimo, è stata effettuata un’analisi su 20 anni di attacchi terroristici, dal 2000 al 2019, partendo dalle informazioni rese disponibili dal Global Terrorism Database.

L’attenzione in questa ultima nalisi è stata concentrata sugli attacchi agli edifici e sul tipo di arma utilizzata nel periodo 2000-2019 per questi attacchi.

I risultati ottenuti evidenziano come le gli esplosivi siano, negli ultimi 20 anni, da considerare di gran lunga l’arma più volte utilizzata in attacchi terroristici, evidenziando la necessità di una più appropriata progettazione di contromisure specifiche per la riduzione delle vulnerabilità degli edifici per questo genere di attacco.

I risultati presentati e discussi sono solo un semplice esempio delle importanti informazioni che possono essere estratte ed elaborate dal GTD e confermano l’utilità di sviluppare ricerche specifiche su attacchi terroristici a soft target e sulla protezione degli edifici da questo genere di attacchi.

Glossario

CBR = Chemical, Biological, Radiological

CBRe = Chemical, Biological, Radiological and explosive

GDT = Global Terrorism Database

START = Study of Terrorism And Responses to Terrorism

Riferimenti bibliografici

[Car1] M. Carbonelli, Eventi terroristici mondiali e aree geografiche interessate da attacchi nel periodo 2000-2019, Safety & Security Magazine, Tecna Editrice S.r.l., 29 settembre 2022, https://www.safetysecuritymagazine.com/articoli/eventi-terroristici-mondiali-e-aree-geografiche-interessate-da-attacchi-nel-periodo-2000-2019

[Car2] M. Carbonelli, Soft target, hard target e attacchi terroristici: analisi del Global Terrorism Database, Safety & Security Magazine, Tecna Editrice S.r.l., 3 novembre 2022, https://www.safetysecuritymagazine.com/articoli/soft-target-hard-target-e-attacchi-terroristici-analisi-del-global-terrorism-database/

[Car3] M. Carbonelli, Terrorist attacks and natural/anthropic disasters: risk analysis methodologies for supporting security decision making actors, Aracne CBRN Series, Rome 2019

[Car4] M. Carbonelli, A. Iannotti, A. Malizia, Disaster Management of a Major CBRN Accident, A. J. Masys (ed.), Handbook of Security Science, 6 February 2021, Springer Nature Switzerland AG 2020, https://link.springer.com/referenceworkentry/10.1007%2F978-3-319-51761-2_36-1

[GTD1] Global Terrorism Database (GTD), START (National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism), (2021), University of Maryland. https://www.start.umd.edu/gtd

[GTD2] Global Terrorism Database Codebook: Methodology, inclusion criteria, and variables, START (National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism), (2021, August), University of Maryland.

 

Articolo a cura di Marco Carbonelli

Profilo Autore

Marco Carbonelli si è laureato in Ingegneria elettronica presso l’Università di Roma ‘La Sapienza’, diplomato presso la Scuola Superiore di Specializzazione post-laurea in TLC del Ministero delle Comunicazioni, è in possesso del PhD in Industrial Engineering e del titolo di Master internazionale di II livello (Università di Roma Tor Vergata) in ‘Protection against CBRNe events’. E’, inoltre, qualificato esperto NBC presso la Scuola Interforze NBC di Rieti, esperto di Risk Management, ICT security, protezione delle infrastrutture critiche, gestione delle crisi e delle emergenze di protezione civile, applicazione del GDPR nell’ambito della protezione dei dati personali. Ha svolto per venti anni l’attività di ricercatore nel settore delle TLC e poi dell’ICT, opera dal 2006 nella Pubblica Amministrazione centrale. Ha pubblicato oltre 180 articoli tecnici in ambito nazionale e internazionale, è autore di vari libri tecnico-scientifici ed è docente presso l’Università di Tor Vergata di Roma nei Master Internazionali di I e II livello ‘Protection against CBRNe events’ di Ingegneria Industriale e nel Master ‘AntiCorruzione’ del Dipartimento di Economia e Finanza.

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